Un Vinitaly sempre più orientato agli operatori professionali e con il pubblico che “conoscerà le novità del mondo del vino all’esterno della Fiera”, nel cuore di Verona. Non ci saranno operatori russi a causa della guerra e nemmeno cinesi per colpa della pandemia. Ma arriveranno americani, europei, inglesi e ci sarà più spazio per il biologico con un “incoming dedicato ad operatori europei e americani”. E poi una masteclass sui vini artigianali, attenzione ai vini orange e il debutto dello spazio mixologi.

Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, anticipa alcune delle novità dell’edizione numero 54 di Vinitaly (10-13 aprile) a poche ore dalla chiusura di Fieragricola (68.000 gli operatori professionali che hanno partecipato, da 80 Paesi) e dopo due anni di stop and go agli eventi fieristici causati dalla pandemia. Per Mantovani, “il successo di questa manifestazione conferma che gli eventi in presenza sono fortemente voluti dalle aziende, dal mercato e dai buyer” e sottolinea “l’importanza dell’innovazione e delle tecnologie e anche della gestione con la digital farm che diventa agricoltura del futuro, attenta anche al consumo energetico e diventa produttore di energia. I padiglioni aperti, 520 espositori e la presenza i buyer internazionali, ci proiettano con fiducia verso Vinitaly”.
Con 130 top buyer confermati, gli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). È la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. È quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione superando l’obiettivo prefissato.
Ad oggi, infatti, sono 630 i ‘super acquirenti’ di vino italiano da tutto il mondo – e riferiti esclusivamente a questo progetto di promozione internazionale – che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly. A questi si aggiungono ulteriori 50 operatori profilati della domanda che faranno il loro debutto a Verona grazie a un altro progetto di incoming ‘tailor made’, nato quest’anno e frutto della collaborazione diretta della fiera con circa 30 aziende espositrici di Vinitaly.

Per quanto riguarda i circa 50 Paesi coinvolti nel programma di promozione e di comunicazione (la lista ha subito delle variazioni a seguito del conflitto), la mappa di Vinitaly registra new entry dall’area high spending a stelle e strisce del Midwest e del Sud degli Stati Uniti a riprova degli ampi margini di crescita ancora inespressi. Dal Canada arrivano poi rappresentanti dei due monopoli di Ontario e Québec, grazie al coordinamento con Ice Agenzia.
Sul lato opposto, anche il mercato asiatico si muove in nome del vino, nonostante il permanere di alcune difficoltà di spostamento legate alla pandemia: Giappone, Singapore, Thailandia, Malaysia ma anche Corea del Sud e Cina sono accreditate. Su quest’ultima, rimane alto il monitoraggio a seguito degli ultimi provvedimenti di lockdown emanati dal governo di Pechino. Positiva la risposta dal Sud-America con operatori da 10 Stati sui 12 della macroregione (Ecuador, Colombia, Brasile, Argentina, Costa Rica, Perù, Guatemala, Messico, Panama e Cile). Tra le novità di Vinitaly 2022 c’è anche l’Africa, con collettive professionali da Mozambico, Kenya, Etiopia, Camerun e Angola.

Dall’Europa, le delegazioni di Germania e dei Paesi del Nord – con Danimarca e Svezia in primis – sono tra le più numerose (rispettivamente 65 e 40). Ad esse spetta il primato dell’agenda b2b dedicata al biologico di Vinitaly. Seguono i buyer da Regno Unito, Austria, Francia, Grecia e Svizzera. A Vinitaly presenti poi operatori da Polonia, Romania, Repubblica Ceca e Slovenia. A Sol&Agrifood, il salone internazionale dell’agroalimentare di qualità che si svolge in contemporanea alla manifestazione vinicola, inoltre è stato organizzato un incoming da Germania, Danimarca, Francia e Stati Uniti, nell’ambito di progetti finanziati dalla Comunità europea.
Il panel business di Vinitaly 2022 (www.vinitaly.com) si completerà con l’arrivo di migliaia di operatori, nazionali ed esteri le cui iscrizioni sono in corso.
Le azioni di promozione nella Federazione Russa sono state sospese.
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