Sauvignon Prail 2016 Colterenzio: decisamente varietale in cui spiccano tutti i profumi erbacei classici del vitigno.

19. Dicembre 2019 Degustazioni 0

È in Alto Adige che è possibile trovare alcune delle più importanti cantine cooperative non solo d’Italia, ma addirittura di tutto il mondo. Realtà solidissime, la cui missione è interamente vocata alla qualità più assoluta, e che possono vantare una produzione di incontrastata eccellenza. Tra queste, Colterenzio vanta una posizione di primo piano.
Sembra che già nel XV secolo l’arciduca Sigismondo apprezzasse particolarmente i vini prodotti da Colterenzio, ma alcuni documenti storici testimoniano che l’area fosse vocata alla viticoltura già nel primo secolo avanti Cristo, quando il colono romano Cornelius scelse di fondare il suo podere “Cornelianum” proprio in queste terre.


A distanza di venti secoli, la tradizione territoriale non è scomparsa, e nel 1960 si è rinnovata con la fondazione della Cantina Colterenzio, in origine composta da poco meno di trenta soci. Oggi invece comprendente circa trecento soci, la realtà vitivinicola di Colterenzio è una delle più rilevanti di tutta la regione. Siamo a Cornaiano, piccola località vicino ad Appiano, in provincia di Bolzano. Un posto dove nulla viene lasciato al caso, dove l’energia elettrica viene prodotta in loco e dove la bellissima e nuova struttura è un esempio di sostenibilità per tutto il comparto vitivinicolo nazionale.

Alto Adige Sauvignon “Prail” 2016-Colterenzio

Il Sauvignon “Prail” di Colterenzio è un vino caratteristico, perfetto esempio dei grandi vini bianchi che questa zona è in grado di offrire.

Al naso esprime da subito tutta l’intensità e la tipicità olfattiva tipica del vitigno. Aromi di pompelmo, di uva spina, di fiori freschi sono parte di un bouquet caratterizzato da una grande e diffusa componente vegetale. In bocca è secco, pieno e coinvolgente. Fresco, elegante, disteso, di gran beva, un vino il cui timbro stilistico è riconoscibilissimo e che chiude con una bella nota rinfrescante, di ottima persistenza. 93/100 points


Vinitaly 2018, I profumi più eleganti in questi 10 vini bianchi

Il Vinitaly 2018, 52° edizione si è concluso positivamente, il numero delle presenze di anno in anno cresce e l’interesse altrettanto, oltre che per la gran quantità d’appassionati che giungono a Verona, soprattutto per i tanti addetti ai lavori che aderiscono all’evento. L’Italia del vino è sempre più alla ricerca dell’estrema qualità, da Nord a Sud la parola territorio ha echeggiato tra i padiglioni del Vinitaly.

Percorrendo tutta l’Italia del vino ho scelto 10 vini che ci hanno letteralmente stregato! Vini di grande personalità con incipt olfattivo molto ricercato in termini qualitativi. 

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Cristo Di Campobello Grillo Lalùci 2017 Variegato panorama olfattivo che spazia tra sentori di mela smith, salvia, fiori d’arancia e pompelmo. Di considerevole lunghezza palatale e pulizia gustativa. Interminabile pulizia gustativa Girlan Sauvignon Flora 2016 Profuma di fiori di sambuco, lime, sedano e elettrizzante mineralità. Al palato si offre con tanta freschezza e personalità. Appagante il finaleColonnara Verdicchio dei Castello di Jesi Riserva Tufico 2015 Espressione olfattiva decisa, che richiama alla pesca bianca, lime, erbe aromatiche e spezie di pepe bianco su un tappeto minerale. Il sorso è fine ed elegante, finale accattivanteErste+Neue Sauvignon Puntay 2016 Sfavillante al colore, fiori di sambuco, fieno, menta, pepe bianco compongono l’elegante bouquet. All’assaggio è appagante e generoso dalla freschezza fine e ricercata.Tiefenbrunner Feldmarschall Von Fenner Muller Thurgau 2016 Solare, luminoso. Il corredo olfattivo riporta profumi floreali di gelsomino e gardenia, di frutta a polpa bianca, note speziate di zafferano e limone. Morbido e cremoso all’assaggio con una piacevolissima scia sapida nel rinfrescare il finale.  Lvnae Albarola Colli di Luni 2017 Naso reso intrigante dalla vivace e soffice avvolgenza delle note fruttate e minerali di un vino di montagna. Agrumi, tra cui spiccano il cedro e il lime. Mineralità gessosa nella parte finale dell’olfatto. Fresco e succoso al palato, di ottima beva, si distende di lunghissima persistenza.Laimburg Oyèll Sauvignon Blanc Riserva 2015 Naso inedito in cui si alternano foglioline di menta, fiori di camomilla, muschio, in chiusura una gradevole nota iodata. All’ingresso in bocca il sorso è avvolgente con mineralità infinitaSchioppetto Collio Friulano 2016 Quadro olfattivo complesso che intreccia profumi di sambuco, scorza di mandarino e un accenno di idrocarburi. Di grande equilibrio, leggero ed elegante, allunga di un finale armonioso.Falkenstein Alte Rebe Riesling 2012 Panorama olfattivo nitido e complesso. Melone bianco, arancia candita e pesca gialla in primo piano. Assaggio garbato in apertura, poi irrompono positivamente mineralità e gioiosa freschezza.Colterenzio Pfefferer GoldMuskateller (Moscato Giallo) 2017  Un ventaglio di profumi cangianti. Erbe officinali, macedonia di frutta estiva, ginestra e biancospino. Bocca gradevole nel corpo, trova proporzione nell’energica freschezza. Lunghissimo il finale.Tutte le mie degustazione qui —->INSTAGRAM