PIETRADOLCE: La donna-vulcano divenuta garanzia di tipicità e di potenza espressiva dell’Etna

Sul versate nord dell’Etna, nella piccola frazione di Solicchiata, troviamo i vigneti della giovane ma vivace cantina Pietradolce, nata nel 2005 dalla passione di Michele e Mario Faro che, con intuito e determinazione, sono riusciti a guadagnarsi un posto di tutto rispetto nel panorama vitivinicolo etneo.

Tra i 600 e 900 metri, su terreni franco-sabbiosi, si estendono per 11 ettari i vigneti di Pietradolce, immersi un microclima contraddistinto da tanta luce e forti sbalzi termici, suddivisi in tre appezzamenti: due ricadenti in contrada Rampante, dove ha sede la cantina, uno in contrada Zottorinoto. Qui si coltivano esclusivamente i vitigni autoctoni dell’Etna, allevati soprattutto nella tradizionale forma ad alberello: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante svolgono il ruolo di protagonisti.

I vini di Pietradolce sono stati oggetto di un entusiasmante attenzione di pubblico e di critica sin dalle loro prime uscite in commercio, grazie alla grandiosa eleganza e all’alto indice di piacevolezza. Questa eccellenza, che rappresenta appieno l’anima dell’Etna, è simboleggiata dalla figura del triangolo e della donna-vulcano, divenuti una garanzia di tipicità e di potenza espressiva di tutto il territorio.

Archineri Etna Bianco 2016
Attraversato da lampi tendenti al dorato. Lo spettro olfattivo denota sensazioni principalmente minerali, arricchite da tocchi di affumicato ed erbe aromatiche. Al palato è dinamico e di grande pregio, con un sorso contraddistinto da una scia sapida, che prosegue anche nel finale, dotato di persistenza raffinata.
Archineri Etna Rosso 2018
Nel calice si presenta di colore rosso rubino chiaro, quasi trasparente. Il profilo olfattivo è raffinato e di grande finezza, caratterizzato da profumi di ribes rosso, lampone, arancia sanguinella, melagrana, cenni di erbe aromatiche della macchia mediterranea e sfumature di grafite. Il sorso è armonioso e con una delicata sfaccettatura aromatica, che si schiude lentamente a una profonda complessità espressiva. La tessitura tannica è finissima, ben integrata al corpo del vino, che la avvolge armoniosamente.