Il “Cammino di Khamma” a Donnafugata
per scoprire la biodiversità di Pantelleria

<strong>Il “Cammino di Khamma” a Donnafugata<br>per scoprire la biodiversità di Pantelleria</strong>

Un percorso naturalistico nel suggestivo paesaggio pantesco
alla scoperta della perfetta armonia tra natura e agricoltura


Donnafugata inaugura nella propria Tenuta di Pantelleria il “Cammino di Khamma”, un’esperienza pensata per far conoscere e valorizzare la straordinaria biodiversità dell’isola diventata Parco Nazionale nel 2016.

Il percorso inizia dalla cantina di Donnafugata in contrada Khamma, esempio di architettura sostenibile perfettamente integrata nel paesaggio.

Con una passeggiata di 15 minuti in lieve pendenza, tra terrazzamenti e muretti a secco, si raggiunge un’area panoramica in cui si possono osservare da vicino le principali piante della macchia mediterranea di Pantelleria.

Si tratta di specie tipiche di zone calde e poco piovose che si sono perfettamente adattate ai suoli vulcanici e al clima dell’isola; sono piante che nel tempo hanno “colonizzato” i terreni non coltivati e che identificano il paesaggio naturale di Pantelleria: Euphorbia, Lentisco, Fillirea, Caprifoglio, Tè siciliano, Ginestra villosa, Dafne Gnidio.

Il “Cammino di Khamma” – ideato con la consulenza dell’agronoma Antonella Ingianni – è arricchito da testi ed illustrazioni che guidano il visitatore alla scoperta delle diverse specie, riportando il loro nome scientifico, le caratteristiche morfologiche, le proprietà e i tradizionali utilizzi. Un’occasione unica per ammirare anche il cappero e secolari ulivi striscianti che, insieme alla vite, rappresentano le principali coltivazioni dell’isola e sono i simboli della sua agricoltura eroica

Alla fine del percorso i visitatori possono soffermarsi in quello che è l’Osservatorio di Khamma e contemplare dall’alto la perfetta armonia tra natura e lavoro dell’uomo, testimonianza di sostenibilità ambientale alla quale l’agricoltura deve ispirarsi.

Il “Cammino di Khamma” è un’esperienza che si affianca a quella delle visite e degustazioni offerte da Donnafugata a Pantelleria, da giugno a settembre, e alla visita del Giardino Pantesco donato al FAI – Fondo Ambiente Italiano.


Vinitaly 2019: I migliori assaggi di Antonio Carullo nel Vinitaly più social di tutti i tempi

15. Aprile 2019 TASTING 0
Vinitaly 2019: I migliori assaggi di Antonio Carullo nel Vinitaly più social di tutti i tempi

Dopo 4 giorni trascorsi a Verona rientrare a casa è un sollievo notevole. Come tutte le fiere, e forse più di altre, la kermesse veronese riesce a riempirti la testa di chiacchiere, di rumore assordante, ma anche di tanti incontri con amici che non vedi da tanto tempo e che hai la fortuna di riabbracciare anche solo per un attimo.

Il Vinitaly più social degl’ultimi anni

Impresa disperata quella di riuscire a degustare in maniera professionale al Vinitaly. Calca, frenesia, odori e profumi provenienti da ogni dove. Ma siamo professionisti e ci dobbiamo provare no?
E allora ecco una breve carrellata di quelli che per me sono i migliori assaggi di questa edizione numero 53.

Monacesca Verdicchio di Matelica Mirum 2016

Al naso si rivela fresco e penetrante con sentori leggermente vanigliati di frutta fresca, mandorla amara ed erbe aromatiche. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco fresco ed equilibrato dall’alcol. Vellutato, ricco, dal finale molto persistente con lunghi ricordi di mela e mandorla.

Gianfranco Fino Sn Metodo Classico

Con riflessi aranciati e perlage vivace e persistente. Fresco e delicato al naso, con sentori di piccoli frutti rossi e note di melograno. Nitido e ricco in degustazione, con il frutto che si esprime pienamente e una finitura che richiama l’agrumato del pompelmo rosa.

Polvanera Rosato 2017

al naso è intenso e ricco, con note floreali e un fruttato dolce che ricorda la ciliegia ed il lampone. Al palato è fresco ed equilibrato, con un retrogusto fruttato e persistente.

Donnafugata Sul Vulcano Etna Rosato 2018

Al naso esprime un profumo delicato e gradevolmente fruttato, ampio, intenso e persistente con note di frutta rossa e lampone. Al palato è fresco e sapido, in perfetto equilibrio tra morbidezza e acidità.

Cascina Bruni Colli Tortonesi Timorasso Audax

Paglierino con riflessi dorati, al naso esprime una forte connotazione floreale e lievemente agrumata. In bocca la sapidità, la mineralità e la freschezza sono tratti inconfondibili a contorno di una struttura importante e polposa che riempe il palato, donando una lunga persistenza.

Maccario Dringenberg  Dolceaqua Luvaira 2017

Colore rosso rubino. Al naso è intenso, continuo, con sentori di frutti di bosco, rosa canina e spezie. Al palato è sapido, fresco ed elegante, con un interessante fondo amaricante.

ANTONIO CARULLO

WINE COMUNICATOR – WINE INFLUENCER

Nervi Gattinara Vigna Molsino 2014

Alla vista ha un bel colore granato, con leggeri riflessi aranciati. Al naso emergono sentori speziati derivanti dal lungo affinamento, alternati ad aromi più fruttati e minerali. In bocca è solido, di corpo, vigoroso, con un tannino molto piacevole. Chiude con un finale persistente.

Elena Fucci Aglianico Del Vulture Titolo Ventennale

Alla vista è di colore rosso rubino profondo e intenso. Il bouquet di profumi che si sviluppa al naso presenta note balsamiche ben pronunciate, impreziosite da sentori di frutti di bosco, violetta, caffè tostato, catrame e liquirizia. In bocca è denso, di gran corpo, con un tannino astringente e una spiccata acidità. Chiude con un finale persistente.

Valle Picciola Chianti Classico 2016

Rosso rubino carico. All’esame olfattivo è elegante, con note di frutti rossi maturi e frutti di bosco, accompagnati da sfumature speziate. È armonico, fresco ed equilibrato in degustazione, con una lunga persistenza che conferma i sentori percepiti all’olfattiva.

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Lizzano Primitivo Di Manduria Manonera 2017

Rubino. All’analisi olfattiva ha un intenso aroma di frutti rossi surmaturi (prugne, mirtilli, ciliegie) e di spezie (tabacco, vaniglia, pepe nero). Il sorso è di corpo, con buona morbidezza e richiami retronasali che si chiudono su note tostate. Tannini setosi.

Ciro Biondi Etna Cisterna fuori 2016

Rosso rubino elegante, al naso è complesso, pulito, fine e avvolgente: si espande con aromi di marasca e viola e prosegue con una dolce speziatura prima di una piacevole sensazione minerale. Al palato è ricco, succoso, ben equilibrato tra tannicità ed acidità. Lunghissimo, chiude con un finale leggermente sapido.

Camerano Barolo Cannubi San Lorenzo 2013

Alla vista si presenta con un colore rosso granato. L’insieme di profumi che si sviluppa al naso evidenzia note floreali, fruttate e speziate, che convivono in un bouquet perfetto. In bocca è di corpo pieno, rotondo, potente, con un tannino ben lavorato.

Palladino Barolo Ornato 2015

Luminoso alla vista. Aromi floreali e profondità fruttate aprono l’olfattiva, che poi si sviluppa su una serie infinita e nobile di sentori terziari che riportano alla memoria pepe bianco, cipria, talco, tabacco dolce, mentolo, incenso e resina. Il sorso è energico, ma nel contempo elegante, carezzevole e vellutato. Lunga la persistenza e balsamica la chiusura.

Franco Pacenti Canalicchio Brunello di Montalcino RISERVA 2012

Al naso emergono sentori floreali accompagnati da fresche note fruttate di marasca, lampone e agrume. Si avvertono poi sentori di cioccolato, foglia di tabacco tostato, radice di liquirizia e note balsamiche. Armonioso e avvolgente, esprime una sensazione di corpo pieno e di sapore intenso. Elegante, con una nobile trama tannica e una spiccata vena minerale, lascia presagire buone potenzialità espressive nel tempo.


Le Contrade dell’Etna 2018, I Migliori assaggi di un Territorio inimitabile

Partecipare alla manifestazione “Contrade dell’Etna” dona la grande possibilitá di assaggiare tutta la produzione etnea in tutte le sue sfaccettature: spumanti, bianchi, rosati e rossi provenienti dalle varie contrade e dai vari versanti del vulcano.

Essere presenti a questo evento offre il grande privilegio di degustare sia le ultime annate sia lee piccole chicche delle annate precedenti.

Indubbiamente i vini di queste terre hanno un grande fascino maturato e cresciuto nel corso degli ultimi anni e il loro numero ha raggiunto una notorietà così elevata che ha permesso di oltrepassare la piccola cerchia di eno-appassionati arrivando al grande pubblico.

Tanti dei vini presenti, nelle diverse tipologie, mostrano una crescita qualitativa comune e sono davvero interessanti e rappresentativi del territorio, altri ancora invece sono di buon livello, anche se alcuni mostrano un carattere non proprio in linea  al terroir dal quale deriva.

Globalmente gli assaggi hanno evidenziato, in taluni vini, caratteristiche strutturali estremamente sottili, con aromi olfattivi e gustativi troppo snelli, altri invece diametralmente opposti, con maturità di  frutto assolutamente eccessive.

Tra tutte le etichette presenti ecco i 30 assaggi più convincenti.  Seguimi qui suINSTAGRAM

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