Una grande festa collettiva per ritrovare la convivialità e i valori della
partecipazione popolare. Il presidente Giovanni Greco: “La festa dei lavoratori, un’occasione per condividere un patrimonio di principi che fanno parte della nostra identità, gustando i prodotti di una terra straordinaria e il frutto del lavoro delle persone”.
CVA Canicattì ha sempre messo in rilievo il ruolo cardine della comunità: quella degli oltre 300 soci che contribuiscono all’esistenza della cooperativa, ma anche quella di winelover e consumatori dei vini di CVA, ed ovviamente di chi vive a contatto con i medesimi terroir in cui l’azienda lavora e produce. Un territorio dall’identità contadina e rurale che ha, nel mondo della cooperazione, un suo punto di riferimento straordinario e che CVA Canicattì incarna e valorizza da oltre cinquant’anni di vita della cooperativa. Sarà proprio questa vasta comunità, infatti, protagonista di un Primo maggio enoico, ribadendo la centralità del lavoro e dello spirito cooperativo che ha sempre distinto questa piccola ma prestigiosa cantina sociale, oggi punto di riferimento del vino di qualità nel territorio agrigentino, con un forte legame con il Parco Archeologico della Valle dei Templi e la sua natura agricola identitaria. Una
grande festa collettiva, con musica dal vivo, buon cibo e, soprattutto, il buon vino prodotto dell’azienda. Un’occasione per celebrare la cultura del lavoro, un pilastro portante della filosofia di CVA, nonché per mettere in pratica quei valori di collaborazione reciproca e sostenibilità socio- economica che legano l’azienda e la comunità dell’agrigentino, fatta di cittadini, di aziende, di eccellenze produttive. “Il lavoro è un valore sacro per la nostra comunità – spiega Giovanni Greco, Presidente della Cooperativa agrigentina – e sul lavoro abbiamo edificato la nostra credibilità produttiva ed aziendale. Siamo una piccola realtà del vino siciliano di qualità che non ha mai rinunciato alla propria storia e identità, di cui andiamo fieri e non soltanto per i risultati economici e produttivi raggiunti, ma per i principi che da sempre ci ispirano e ci guidano nei rapporti con il mercato, con i consumatori, con i nostri soci coltivatori. È questo il patrimonio su cui possiamo contare”.
CVA Canicattì, lunedì primo maggio, non mancherà di offrire in degustazione la maggior parte delle etichette della propria gamma dei vini, dal pluripremiato Fileno Grillo in purezza, passando per 1934, omaggio a Pirandello, blend di Chardonnay e Grillo e Diodoros, un autentico matrimonio d’amore tra Nero D’Avola, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio: il vino sarà l’ingrediente
principale di una giornata dedicata allla solidarietà, allo spirito mutualistico della cooperazione oltre che al gusto dei sapori agrigentini e alla convivialità.
Prenderanno inoltre parte alle attività della giornata diverse aziende e professionalità locali come lo chef del ristorante afro-senegalese Ginger, Mareme Cisse ed uno tra i migliori sei macellai al mondo, Gianni Giardina. Non mancheranno la pasticceria ed i gelati artigianali di Dolcemente Carusotto e il tipico street food siciliano ed i panini di Facefood, di Ferrante Bannera e dell’Apizza di Michele Bellavia, la cui pizza al forno a legna su “tre ruote” è diventata, nel tempo, un’istituzione locale. Previste anche un’area con animazione dedicata ai più piccoli, con attività didattiche e di intrattenimento, spettacoli e tante esibizioni musicali che spazieranno dai sound più classici a quelli più ritmati, briosi e coinvolgenti, che invita al ballo e al divertimento. Durante l’arco della giornata si alterneranno il cantautore, musicista e scrittore Salvatore Nocera Bracco, il produttore indipendente e sound engineer Armando Cacciato, i Malarazza 100% Terrone, con il loro stile unico e personale folk-rock; infine ci saranno gli Skapò, con il loro repertorio di musica nazionale ed internazionale e, infine, un tuffo negli anni ‘70 – ’80 con la Disco Dance dei Groonyl.
Per Wine Spectator sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da oggi sono ufficialmente i protagonisti dell’11ª edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). La lista dei 130 produttori portabandiera, selezionati in rappresentanza di tutte le regioni italiane dalla più importante rivista enoica degli States nonché la più influente al mondo, sarà presentata oggi a New York nel corso di una conferenza stampa, aperta anche agli operatori professionali statunitensi, al ristorante Gattopardo nell’ambito del roadshow di promozione e incoming per il 54° Salone internazionale dei vini e distillati.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “Gli Stati Uniti sono sempre più mercato di riferimento per i Paesi produttori; la domanda Usa – come rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly – nel 2021 ha azzerato il Covid con gli interessi grazie a un incremento delle importazioni complessive a valore del 26% sul 2020, ma anche del 14% rispetto all’anno pre-pandemico 2019. In questo contesto – prosegue Mantovani – l’Italia si conferma, assieme alla Francia, produttore di riferimento con quasi 1/3 del mercato di vini di importazione e un balzo a valore del 18%, a 2,26 miliardi di dollari. L’ampliamento della selezione di Wine Spectator a 130 vini è il segnale della costante crescita qualitativa del vino italiano su questa piazza strategica. Non è un caso – conclude il direttore generale di Veronafiere – se al prossimo Vinitaly, oltre alla fondamentale partnership con Wine Spectator per OperaWine, il focus inaugurale sarà dedicato al nostro primo mercato al mondo e al Canada, che saranno presenti alla quattro giorni b2b con un contingente straordinario di buyer, grazie anche alla collaborazione di Ice Agenzia”.
Sul podio della classifica regionale, la Toscana guida la squadra enoica di OperaWine 2022 con 36 produttori, seguita da Piemonte (20) e Veneto (19). A dominare, nelle valutazioni di Wine Spectator, sono i rossi con 97 etichette in degustazione il 9 aprile a Verona. Tra queste primeggiano le denominazioni di Barolo (15), Brunello (13), Amarone e Chianti Classico entrambe a quota 9. Completano il super tasting dell’Italia enoica 22 vini bianchi, 9 sparkling e 2 vini dolci/passiti. Da Nord a Sud, sono nove le cantine new entry di OperaWine 2022, mentre sono 21 le ‘all timer’ ossia presenti dalla prima edizione del 2012.
DEDICATO AL PATRIMONIO DELLA VITICOLTURA SICILIANA
Oltre 70 giornalisti italiani ed esteri specializzati del settore enologico coinvolti, 4 degustazioni organizzate, 200 etichette degustate, 4 seminari realizzati e un convegno di apertura dal titolo Sicilia sostenibile per natura, organizzato dal Consorzio di tutela vini DOC Sicilia e da Fondazione SOStain Sicilia: questi gli ingredienti del successo di quella che è stata una densa e importante occasione di incontro, scambio e dibattito con i principali rappresentanti della stampa di settore italiani ed esteri dedicato alla viticoltura di questo straordinario territorio. L’evento si è svolto a Palermo, dal 26 al 29 ottobre 2021, nella magnifica cornice della storica Villa Igiea, palazzo iconico affacciato sul mare, che da oltre cento anni ospita le più illustri personalità mondiali in visita in città.
Sala di degustazione che ha ospitate i tasting del Grillo e del NEro D’avola
Il Focus sul Vitigno grillo:
La paternità del vitigno grillo si attribuisce al barone Antonio Mendola che nel lontano 1874 ebbe la geniale idea di incrociare il catarratto bianco e lo zibibbo o moscato di Alessandria, l’obiettivo del barone Mendola era quello di poter fabbricare un Marsala più aromatico, per ottenere un ibrido con le virtù miste dell’uno e dell’altro progenitore.
Il vitigno Grillo oggi ha un grandissimo appeal, di corpo leggero e scattante, con un sorso contraddistinto da una piacevole freschezza, che incentiva la beva. Ma anche spensieratezza e l’informalità, dando vita a un bianco perfetto per tutte le stagioni, molto versatile dal punto di vista gastronomico, che mette d’accordo il palato di tutti.
Antonio Carullo durante l’analisi sensoriale nella degustazione dei grillo per Sicilia Doc
Tra i 38 Grillo che ho degustato, mi sono piaciuti quelli sotto elencati:
Baglio del Cristo di Campobello Laluci 2020 Provincia AG
Regala un bouquet intenso e ricco, con aromi di agrumi, di frutta matura, frutta tropicale e delicate fragranze floreali. Il sorso è sapido e armonioso, con un frutto ricco e un finale di vivace freschezza espressiva. 90/100
Casa Grazia Zahara Grillo 2020 Provincia CL
Intensi aromi di agrumi, sfumature floreali, cenni di frutta matura e frutta tropicale. Al palato denota una particolare ricchezza aromatica, con un sorso ricco, agile e ben bilanciato da un finale equilibrato, fresco e piacevolmente marino. 86/100
Catalano Catalano Viticoltori 2020 Provincia CL
leggermente salino, con rimandi alla frutta gialla, agli agrumi, alle erbe officinali e botaniche, dalle delicate sfumature di muschio. Leggiadro e piacevole al palato. Brillante succosità, scie sapide e minerali, dai sentori vegetali in chiusura. 87/100
Alessandro di Camporeale Grillo Vigna di Mandranova 2020 Provincia PA
Dinamico e avvolgente il naso, strutturato su note di frutta a polpa bianca che si alternano a sensazioni più erbacee e floreali. All’assaggio è di corpo leggero e scattante, con un sorso contraddistinto da una piacevole freschezza, che incentiva la beva. 91/100
Principi di Butera Diamanti 2020 Provincia CL
Note di mela verde, pesca gialla e albicocca, floreale, con rimandi al fiore d’acacia, alla zagara e alla ginestra. Al palato risulta molto fresco, morbido, persistente, ben bilanciato dal tenore alcolico e con una chiusura che ricorda la succosità del lime. 89/100
CVA Fileno 2020 Provincia AG
Quadro olfattivo è raffinato e sfaccettato, con profumi di zagara e fiori bianchi, aromi di lime, pompelmo e agrumi, frutta bianca, sentori iodati e di macchia mediterranea. 88/100
Feudo Disisa Grillo 2020 Provincia PA
Ricco, complesso e stratificato il percorso olfattivo, dove note di frutta fresca e agrumi si mescolano con sentori che virano più verso il floreale. Sorso con un gusto sapido e fresco, che incentiva la beva. 87/100
Fondo Antico Grillo Parlante 2020 Provincia TP
Bouquet intenso con profumi di fiori bianchi, zagara, scorza d’agrumi, lime, frutta gialla , cenni tropicali, sentori di erbe della macchia mediterranea e cenni iodati. Il sorso è armonioso ed espressivo, con ricchi aromi fruttati, che anticipano un finale sapido e rinfrescante. 91/100
Salvatore Tamburello Biologico 2020 Provincia TP
Unisce il calore della Sicilia con note di scorza d’agrume e macchia, ad un aspetto volatile ben integrato. Penetrante e profondo, il liquido conferma la sua vocazione da peso massimo anche all’assaggio dove invade il palato con una materia piena e gioiosa, sorretta da una freschezza debordante e da un giusto apporto di sale. 86/100
Tasca Mozia 2020 Provincia TP
Limoni spremuti nel bicchiere fanno da apripista, seguite in rapida successione da erbe aromatiche e delicati refoli iodati. E poi ancora mazzi di fiori bianchi, che completano il quadro. Sorso che coniuga ritmicamente sapidità e freschezza, con una buona dose di polpa funzionale a congiungerle. 92/100
Il Nero D’avola il vitigno principe Siciliano:
Il nero d’avola è presente in tutte le nove provincie siciliane e, in ben cinque di esse, è la cultivar più rappresentativa (Agrigento, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa ed Enna) mentre nelle altre provincie figura al secondo (Palermo, Catania, Messina) o al terzo posto trapani.
Dati alla mano, il Vigneto principe Siciliano (Nero D’avola) ha avuto in incremento in termini di aumento di ettari nel vigneto Sicilia. Nel 1950 erano quasi 12.000 ettari, mentre adesso (2021) si attesta in quasi 15.000 ettari vitati.
Un altro dato che salta all’occhio è il numero di bottiglie prodotte, se nel 2018 erano poco piu di 40.380.511 bottiglie, oggi nonostante l’emerza Covid-19, sono state prodotte quasi 50.000.000 milioni di bottiglie, confermando come il nero d’avola con le sue sfumature leggermente speziate e il profilo tipicamentevarietale e mediterraneo, racconta il carattere del territorio Siciliano portandosi con se il consenso di tantissimi estimatori
Gli assaggi presso Villa Igea per Sicilia Doc hanno evidenziato tantissime bottiglie da Nero D’avola di buona qualità, ne ho scelte 10, che sono quelle che mi sono piaciute particolarmente
Antonio Carullo presso la degustazione del Nero D’avola, 2° Giorno di degustazione
Vaccaro Lisuli 2020 Provincia TP
I profumi ricordano i piccoli frutti a bacca rossa, la ciliegia matura, sfumature leggermente speziate e cenni di erbe aromatiche della macchia mediterranea. Il sorso è intenso, ricco, con tannini sottili e una trama succosa
Caruso & Minini Naturalmente Bio 2019 Provincia TP
Il ventaglio di profumi che si propaga al naso è incentrato su note fruttate di ciliegia e susina, alternate a leggeri sentori di spezie dolci e minerali. Al palato è di corpo, tattile, caratterizzato da un sorso fresco in perfetta corrispondenza gusto-olfattiva e da un tannino vellutato.
Colomba Bianca Reslience 2020 Provincia TP
Gli aromi che sprigiona sono di ciliegie mature, amarene e more, per poi chiudersi su toni vanigliati e di pepe nero. Freschezza e tannini vellutati sono le sue caratteristiche principali
Salvatore Tamburello “306N” Non Filtrato 2018 Provincia TP
sgargiante veste color rosso rubino acceso con decise striature violacee e purpuree. L’esordio olfattivo si concentra sui frutti di bosco e le bacche scure, poi lentamente si fanno strada i sentori piccanti e speziati. Il sorso è vivace, generoso e vibrante: i fini e delicati tannini vanno a braccetto con una viva e agile freschezza.
Settesoli Mandrarossa Carthago 2018 Provincia AG
Una bellissima versione di Nero d’Avola in purezza, che restituisce tutta la nobiltà a quest’antica varietà siciliana. Nel calice si presenta con una veste color rosso rubino cupo e profondo, tipica dell’uva di partenza. All’olfatto esprime aromi ricchi di frutta matura, con delicate note speziate, sfumature di cioccolata, spezie orientali e carrube. Il sorso è caldo e potente, con buona complessità aromatica e piacevole freschezza finale.
Baglio del Cristo Lu Patri 2018 Provincia AG
Colore rubino fitto, impreziosito da riflessi violacei. Il naso si muove tra sfumature territoriali, che rimandano alle erbe aromatiche, alla prugna e alla carruba, ad altre speziate di vaniglia, chiodo di garofano e tabacco. In bocca è morbido, carezzevole e suadente perfetto connubio tra la vivacità mediterranea del Nero d’Avola e un tannino ben levigato. Avvolge, coinvolge, appaga.
Alessandro di Camporeale Donnatà 2019 Provincia PA
Colore brillante, che ricalca la tonalità del rubino. Ricco lo spettro olfattivo, che si orchestra su note intense speziate e balsamiche, da cui emerge un richiamo alla piccola frutta del sottobosco. All’assaggio è di buon corpo, con un sorso fresco che risulta esaltato anche da un gusto d’impronta mentolata, in cui si avverte una vena più minerale.
Di Giovanna Vurria 2019 Provincia PA
Il colore rosso rubino intenso svela aromi di piccoli frutti a bacca scura, ciliegia, mora, sfumature di erbe aromatiche e morbide sensazioni speziate. L’ingresso al palato è ricco, con aromi maturi e un finale caratterizzato da una piacevole freschezza e da nitide note minerali. Un rosso perfetto da degustare con i piatti saporiti della cucina del territorio.
Giasira Nero d’Avola 2018 Provincia SR
Nel calice si presenta di colore rosso rubino piuttosto intenso. I profumi ricordano i piccoli frutti d bosco, la ciliegia, il mirtillo, le more, cenni di morbide spezie e sfumature balsamiche e di erbe aromatiche. Il sorso è avvolgente e ricco, con aromi persistenti, complessi e un finale fresco e armonioso.
Abbazia Santa Anastasia Seninverso 2016 Provincia PA
A tratti impenetrabile. I profumi che ne compongono il profilo olfattivo si muovono intorno a note speziate e fruttate, impreziosite anche da leggeri rimandi salmastri. In bocca è di ottimo corpo, rotondo e tattile, con un palato caloroso e fasciante.