Nero 2004 di Conti Zecca: La sfida del tempo vinta in un calice

17. Luglio 2023 TASTING 0
Nero 2004 di Conti Zecca: La sfida del tempo vinta in un calice

Il Nero 2004 di Conti Zecca è una vera e propria gemma nel panorama vinicolo. Questo straordinario vino rosso si compone principalmente del 70% Negroamaro e del 30% Cabernet Sauvignon. La combinazione di queste varietà conferisce al Nero 2004 un carattere unico e una complessità straordinaria.

Da oltre un decennio, il Nero 2004 ha affascinato gli intenditori di tutto il mondo grazie alle sue caratteristiche uniche e alla sua straordinaria evoluzione in bottiglia. Il segreto di questo vino risiede nella selezione accurata delle uve, coltivate nelle fertili terre di Leverano (Salento), e nella cura meticolosa nella vinificazione e nella maturazione.

Il Nero 2004 affina per 18 mesi in barrique, botte di rovere di piccole dimensioni, che conferiscono al vino eleganza e struttura. Durante questo periodo, il vino sviluppa complessità aromatica e si arricchisce di note di eleganti provenienti dal legno. Dopo l’affinamento in barrique, il vino prosegue il suo percorso di maturazione in bottiglia per altri 6 mesi, permettendo una perfetta integrazione degli aromi e dei tannini.

Il Nero 2004 si presenta con un colore rubino intenso e riflessi granati che ne rivelano l’invecchiamento. Al naso, regala un bouquet complesso di frutti rossi maturi, spezie dolci, tabacco e note balsamiche eleganti, le caratteristiche dei due vitigni si armonizzano in modo sorprendente donando allungo e persistenza. In bocca, rivela un’armonia perfetta tra tannini morbidi e struttura elegante, con un finale persistente che lascia una piacevole sensazione di pienezza.

Ma non è solo il suo sapore avvolgente a renderlo speciale. L’etichetta del Nero 2004 di Conti Zecca è diventata un’icona riconosciuta in tutto il mondo. Il design elegante e minimal cattura l’attenzione già dalla prima occhiata, trasmettendo un senso di prestigio e tradizione. L’etichetta è diventata un simbolo di eccellenza enologica e di una storia che risale a secoli fa, quando la famiglia Conti Zecca iniziò la sua avventura nella produzione di vini di qualità.

Il Nero 2004 di Conti Zecca è un vino che continua a sorprendere ed emozionare gli appassionati di vino di tutto il mondo per la sua immortalità. La sua buona tenuta nel tempo, il fascino intramontabile dell’etichetta, la sapiente combinazione di Negroamaro e Cabernet Sauvignon, e il suo affinamento di 18 mesi in barrique seguito da ulteriori 6 mesi di maturazione in bottiglia, sono solo alcuni dei motivi per cui questo vino è diventato un’icona della tradizione vinicola italiana di qualità.


PIETRADOLCE: La donna-vulcano divenuta garanzia di tipicità e di potenza espressiva dell’Etna

30. Marzo 2022 TASTING 0
PIETRADOLCE: La donna-vulcano divenuta garanzia di tipicità e di potenza espressiva dell’Etna

Sul versate nord dell’Etna, nella piccola frazione di Solicchiata, troviamo i vigneti della giovane ma vivace cantina Pietradolce, nata nel 2005 dalla passione di Michele e Mario Faro che, con intuito e determinazione, sono riusciti a guadagnarsi un posto di tutto rispetto nel panorama vitivinicolo etneo.

Alberello di oltre 90 anni di età

Tra i 600 e 900 metri, su terreni franco-sabbiosi, si estendono per 11 ettari i vigneti di Pietradolce, immersi un microclima contraddistinto da tanta luce e forti sbalzi termici, suddivisi in tre appezzamenti: due ricadenti in contrada Rampante, dove ha sede la cantina, uno in contrada Zottorinoto. Qui si coltivano esclusivamente i vitigni autoctoni dell’Etna, allevati soprattutto nella tradizionale forma ad alberello: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante svolgono il ruolo di protagonisti.

I vini di Pietradolce sono stati oggetto di un entusiasmante attenzione di pubblico e di critica sin dalle loro prime uscite in commercio, grazie alla grandiosa eleganza e all’alto indice di piacevolezza. Questa eccellenza, che rappresenta appieno l’anima dell’Etna, è simboleggiata dalla figura del triangolo e della donna-vulcano, divenuti una garanzia di tipicità e di potenza espressiva di tutto il territorio.

Archineri Etna Bianco 2016

Attraversato da lampi tendenti al dorato. Lo spettro olfattivo denota sensazioni principalmente minerali, arricchite da tocchi di affumicato ed erbe aromatiche. Al palato è dinamico e di grande pregio, con un sorso contraddistinto da una scia sapida, che prosegue anche nel finale, dotato di persistenza raffinata.

Archineri Etna Rosso 2018

Nel calice si presenta di colore rosso rubino chiaro, quasi trasparente. Il profilo olfattivo è raffinato e di grande finezza, caratterizzato da profumi di ribes rosso, lampone, arancia sanguinella, melagrana, cenni di erbe aromatiche della macchia mediterranea e sfumature di grafite. Il sorso è armonioso e con una delicata sfaccettatura aromatica, che si schiude lentamente a una profonda complessità espressiva. La tessitura tannica è finissima, ben integrata al corpo del vino, che la avvolge armoniosamente.


Vinitaly 2019: Alto Adige, I 12 vini da non perdere

Vinitaly 2019: Alto Adige, I  12 vini da non perdere

E’ ben noto che i vini bianchi altoatesini hanno un fascino unico e particolare, si possono annoverare tra i migliori vini bianchi d’Italia e sostando qualche anno in bottiglia riescono a dare il meglio in termini di piacevolezza.

Tra i vitigni che in Alto Adige si esprimono al meglio, vi è il Pinot Bianco, il Sauvignon, Pinot Grigio (Rulander), ma non si può dimenticare il Riesling, oppure il Silvaner in Val Venosta e in Valle Isarco.

Tra i Rossi fanno la parte del leone la Schiava, (sempre più richiesta per la sua duttilità e facilità di beva) e il Pinot Noir, l’enfant terrible che dona meravigliosi espressioni. Infatti proprio al Vinitaly 2019 abbiamo degustato tantissimo Alto Adige, questo è quello che mi ha maggiormente emozionato

Kaltern Solos Weiss 2018

Giallo paglierino brillante. I sentori sono fruttati, floreali e speziati e richiamano le mele mature, i fiori di campo e la crosta di pane fresco. All’assaggio è contraddistinto da una personalità decisa ed elegante, che si combina con una struttura robusta e un’acidità armoniosa. La persistenza è piena e lunga.

St Pauls SANCTISSIMUS Riserva 2015

 Luminosissimo, con riflessi lucenti.Intenso e variegato all’olfatto, offre sentori che ricordano i fiori e la frutta a polpa gialla, ai quali si aggiungono sottili venature speziate. La bocca è avvolgente e ampia, fine e di buon corpo, bilanciata nella freschezza e pulita nella chiusura.

Laimburg Pinot Bianco Musis 2018

Brillante. Al naso si esprime con note di macchia mediterranea, toni salini e cenni speziati. Al palato si rivela elegante, fresco, sapido e avvolgente.

Tramin Chardonnay Troy 2013

Giallo dorato intenso e nobile il colore. Profondo il bouquet olfattivo, che lascia percepire sentori unici i quali richiamano, per esempio, fiori di narciso e noci tostate, ananas e pesca, lime, salvia e spezie. Decisi toni minerali completano il naso. Fresco, vivace e vibrante al palato, sapido e di lunga persistenza.

Eisacktaler Kellerei Sabiona Sylvaner 2017

Al naso esprime un profilo olfattivo elegante fatto di note di frutta fresca affiancata da una chiara impronta erbacea e vegetale. Una traccia di pompelmo apre ad un assaggio secco e disteso, lungo ed equilibrato. Chiude con un finale rinfrescante, di ottima persistenza.

Ertse+Neue Pinot Bianco Puntay 2017

Il calice di un bel giallo paglierino intenso. Il naso è estremamente pulito, aperto da sentori floreali, poi guidato da toni di frutta tropicale, come ananas e banana, e chiuso da sfumature gessose e minerali. La bocca è fragrante, di buon corpo e scorrevole allo stesso tempo, equilibrata e lunga in persistenza.

Nals Margreid NM 2018 Sauvignon Chardonnay

Giallo paglierino il colore al calice. Il naso è fragrante e aromatico, ricco di rimandi floreali e di note fruttate, con sfumature minerali a fare da closa all’olfattiva. Aromatica e fresca la bocca, scorrevole, di buon corpo e di ottima persistenza.

Baron Di Pauli Enosi 2017 Riesling/Suavignon

Il Naso è un continuo rincorrersi tra note floreali e fruttate, un bouquet di grande complessità In bocca spicca per forza espressiva, è secco e al tempo stesso ricchissimo, concentrato e vibrante. Si tratta infatti di assaggio ben bilanciato da un’acidità vivace e da una buona freschezza, tutte sensazioni che sfumano verso un finale di persistenza.

4 Vernatsch (Schiava) da provare

(In alto a Sinistra) Rielinger Vernatsch 2018 Rosso rubino molto chiaro, al naso si caratterizza per i tipici sentori di viola e di mandorla amara, di fragolina di bosco e di ciliegia. Al palato è fresco, beverino, caratterizzato da una trama tannica leggera e piacevolmente integrata all’assaggio.

(In Alto a Destra) Obermoser Nobilis 2017 St Magdalen Vernatsch Vivace, al naso esprime profumi freschi, esuberanti, accattivanti di piccoli frutti di bosco e di ciliegia. In bocca è molto armonico, equilibrato, privo di spigoli, ricco di gusto e fine al palato. Elegante e disteso, chiude con un finale di grande pulizia e persistenza.

(In alto a Sinistra) Girlan 448 slm Vernatsch 2018 Di un bel rosso rubino intenso. Prevalentemente fruttato il bouquet olfattivo, composto in particolare da note di lampone e di ciliegia, poi completate da delicate sfumature terziarie che ricordano la cannella. Il sorso è vellutato e morbido, ben lavorato nella trama tannica e lungo nella persistenza.

(In alto a Destra) Fliederhof S. Maddalena Classico Gran Marie 2018 Si presenta di color rubino con lievi sfumature granate, ha il profumo fresco e accattivante dei piccoli frutti di bosco. In bocca è succoso, con una trama tannica che regge bene insieme al residuo zuccherino, tanto da allungarne la persistenza in un sorso molto fruttato.