Sarà un “Calici di Stelle” tutto da ricordare, quello del 2022 a Donnafugata. L’edizione del ritorno alla piena convivialità meritava di essere celebrata in grande stile, e per questo l’azienda siciliana ha deciso di aprire per la prima volta tutte le Tenute per l’evento più atteso dell’estate. Cinque gli appuntamenti in programma: il 29 luglio a Pantelleria, il 3 agosto alle Cantine Storiche di Marsala, il 6 agosto nella Tenuta di Vittoria ad Acate ed il 12 agosto sull’Etna, a Randazzo.
Al centro di questo calendario, il 10 agosto a Contessa Entellina, l’appuntamento clou di Calici di Stelle, con “La Notte del Voguing”. L’evento in cui Donnafugata da anni propone l’incontro del vino con l’arte, vedrà per la prima volta in Sicilia una performance pensata da Lidia Carew – ballerina, attrice e performer -, con la direzione artistica di La B. Fujiko, pioniera della scena ballroom in Italia.
Il voguing è parte della ballroom scene, nata a New York negli anni 70-80 all’interno della comunità LGBTQIA+ nera e latina, per offrire un safe space dove le persone fossero libere di esprimersi e vivere la propria identità/orientamento apertamente al contrario della vita reale, in una società giudicante e spesso violenta. La scena è ora diffusa in tutto il mondo e popolare grazie a Pose, Legendary, e video virali su IG e TikTok.
Con il voguing a Donnafugata, insieme alla grande degustazione in programma, si vivrà l’esperienza di una notte fuori dagli schemi che celebra la libertà di espressione e rappresenta in modo originale la visione pionieristica dell’azienda: innovativa e sempre con uno sguardo al futuro.
Creature dello spettacolo avvolte in costumi ispirati ai colori di Donnafugata e circondati dalla musica di un dj set di eccezione, prenderanno la scena e omaggeranno gli ospiti con una performance di colore, vivacità e vita, attraverso una danza inconfondibile ed iconica. Tra le vigne e il giardino della Tenuta, queste “creature immaginifiche” intratterranno i visitatori e li incanteranno con uno speciale spettacolo
nell’uliveto della Tenuta.
“Calici di Stelle a Donnafugata torna in grande stile, coinvolgendo tutte le sue tenute, con un grande appuntamento a Contessa Entellina – spiega José Rallo, titolare dell’azienda insieme al fratello Antonio -, nel solco di una
tradizione più che ventennale. A dialogare con il vino sarà il voguing, dove musica e plasticità espressiva dei corpi in movimento, riescono a comporre una performance straordinaria, di alto valore artistico fuori dagli schemi e coinvolgente.”
Non meno straordinaria la degustazione dei vini che coinvolgono l’intera produzione, dall’Etna a Pantelleria, da Acate a Contessa Entellina. Grandi vini, espressioni di uno stile produttivo sartoriale riconosciuto in tutto il mondo. Dai vini iconici Mille e una Notte e Ben Ryè, alla collezione realizzata in partnership con Dolce&Gabbana. Non mancheranno alcune rare annate, bottiglie di straordinaria importanza, scelte da Antonio Rallo per l’occasione.
Attraverso gli appuntamenti di Calici di Stelle, i winelover potranno compiere un “Viaggio in Sicilia” negli straordinari luoghi di Donnafugata. La formula adottata nelle altre Tenute è suggestiva ed intima: propone degustazioni serali, con inizio alle 20.30 – una per ciascuna azienda – dove i ricercati abbinamenti cibo-vino incontrano un’atmosfera esclusiva.
L’esperienza si apre con un calice di benvenuto, da sorseggiare ascoltando in sottofondo la musica del 3° album “Rebirth” del Donnafugata Music&Wine, e prosegue con 5 diversi abbinamenti con altrettanti vini. E poi, a chiusura, il brindisi dolce e suadente con il Ben Ryé, sotto le stelle, per onorare il tema di quest’anno proposto dal Movimento del Turismo del Vino: l’eno-astronomia. In chiusura di serata, infatti, gli esperti di Astronomitaly guideranno gli ospiti alla scoperta delle meraviglie del cielo stellato e delle costellazioni tipiche del periodo estivo: dagli anelli di Saturno alle stelle doppie, dalla luminosissima e bianca Vega alle rosse Antares, fino alla Nebulosa Anello.
I ticket per le serate “Calici di Stelle” sono disponibili solo in prevendita, fino ad esaurimento posti, sul sitovisit.donnafugata.it.
Palermo 25 Luglio 2022 – Le voci di Assovini Sicilia, Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia e Fondazione SOStain Sicilia si uniscono in memoria di Lucio Tasca d’Almerita, tra i primi in Sicilia a credere nel potenziale del territorio come produttore di qualità e di eccellenza e a contribuire profondamente alla conoscenza della viticoltura siciliana nel mondo.
Nato a Palermo nel 1940, Lucio Tasca nel 1961 fonda l’azienda Regaleali, che poi trasforma in Conte Tasca d’Almerita. La sua missione è sempre stata quella di promuovere e migliorare la produzione e lo sviluppo imprenditoriale della Sicilia e rafforzare la competitività della regione all’interno del mercato mondiale. Agli inizi degli anni ’80 ha scelto di confrontarsi con le grandi varietà francesi producendo vini come Cabernet e Chardonnay, ma è grazie alla sua volontà di diffondere la conoscenza di varietà autoctone, come il Nero d’Avola, che la viticultura siciliana è stata riconosciuta nel mondo.
Ideatore e fondatore di Assovini Sicilia, il conte Tasca d’Almerita nel 1998 firma l’atto costitutivo dell’associazione, insieme a Diego Planeta e Giacomo Rallo. L’obiettivo è quello di riunire i produttori, grandi e piccoli, attraverso la condivisione degli stessi valori, e al tempo stesso far crescere tra le istituzioni la consapevolezza dell’importanza del mondo del vino.
“Assovini Sicilia è nata grazie alla visione di tre grandi uomini – rileva Laurent Bernard De La Gatinais, presidente di Assovini Sicilia – Lucio ne è stato l’ideatore. Se tutti noi, imprenditori e manager delle aziende siciliane, rappresentiamo con forza e prestigio la Sicilia vitivinicola nel mondo intero è perché abbiamo raccolto l’eredità e gli insegnamenti di grandi uomini e maestri come Lucio”.
“Se ne va uno dei grandi protagonisti della viticoltura siciliana, – commenta Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini DOC Sicilia– Lucio Tasca d’Almerita é stato senza dubbio tra i primi a credere nelle potenzialità dell’isola. Visionario, precursore, innovatore, ha dedicato tutto il suo impegno allo sviluppo della Sicilia del vino, anche attraverso il suo prezioso supporto alla nascita del Consorzio di tutela vini DOC Sicilia“.
“Con la morte di Lucio Tasca se ne va un signore del vino, che a mio avviso – sottolinea Alessio Planeta, componente del consiglio direttivo della Fondazione SOStain – insieme a Giacomo Rallo e a nostro zio Diego, ciascuno con la sua visione e il suo stile personale, ha dato un impulso e una spinta decisivi al decollo del vino siciliano. Oggi siamo ciò che siamo anche grazie a Lucio Tasca, alla bella intesa che ha sempre avuto con i suoi due amici di sempre. Mi piace pensare che dopo di lui – dopo di loro – si proseguirà con energie doppie e triple, grazie alle sollecitazioni ricevute, dividendosi tra le proprie aziende e gli impegni per la Sicilia intera, con il ruolo di Alberto Tasca nel Consorzio DOC Sicilia e in Assovini. Non è un caso che l’ultima volta che abbiamo visto Lucio è stato, poche settimane fa, in occasione del Simposio della Fondazione SOStain: l’ultima creazione di una famiglia devota al vino siciliano”.
Per Wine Spectator sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da oggi sono ufficialmente i protagonisti dell’11ª edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). La lista dei 130 produttori portabandiera, selezionati in rappresentanza di tutte le regioni italiane dalla più importante rivista enoica degli States nonché la più influente al mondo, sarà presentata oggi a New York nel corso di una conferenza stampa, aperta anche agli operatori professionali statunitensi, al ristorante Gattopardo nell’ambito del roadshow di promozione e incoming per il 54° Salone internazionale dei vini e distillati.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “Gli Stati Uniti sono sempre più mercato di riferimento per i Paesi produttori; la domanda Usa – come rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly – nel 2021 ha azzerato il Covid con gli interessi grazie a un incremento delle importazioni complessive a valore del 26% sul 2020, ma anche del 14% rispetto all’anno pre-pandemico 2019. In questo contesto – prosegue Mantovani – l’Italia si conferma, assieme alla Francia, produttore di riferimento con quasi 1/3 del mercato di vini di importazione e un balzo a valore del 18%, a 2,26 miliardi di dollari. L’ampliamento della selezione di Wine Spectator a 130 vini è il segnale della costante crescita qualitativa del vino italiano su questa piazza strategica. Non è un caso – conclude il direttore generale di Veronafiere – se al prossimo Vinitaly, oltre alla fondamentale partnership con Wine Spectator per OperaWine, il focus inaugurale sarà dedicato al nostro primo mercato al mondo e al Canada, che saranno presenti alla quattro giorni b2b con un contingente straordinario di buyer, grazie anche alla collaborazione di Ice Agenzia”.
Sul podio della classifica regionale, la Toscana guida la squadra enoica di OperaWine 2022 con 36 produttori, seguita da Piemonte (20) e Veneto (19). A dominare, nelle valutazioni di Wine Spectator, sono i rossi con 97 etichette in degustazione il 9 aprile a Verona. Tra queste primeggiano le denominazioni di Barolo (15), Brunello (13), Amarone e Chianti Classico entrambe a quota 9. Completano il super tasting dell’Italia enoica 22 vini bianchi, 9 sparkling e 2 vini dolci/passiti. Da Nord a Sud, sono nove le cantine new entry di OperaWine 2022, mentre sono 21 le ‘all timer’ ossia presenti dalla prima edizione del 2012.