Una stagione difficile per il “Vigneto Europa” è culminata con l’arrivo dell’ondata di maltempo causata dalla tempesta Ciaran. Secondo le previsioni aggiornate del Copa Cogeca, la produzione di vino in Europa è diminuita del 6% a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, con una produzione totale leggermente superiore a 150 milioni di ettolitri. L’analisi Coldiretti, diffusa durante l’incontro “Vino, il futuro nel bicchiere” al “Merano WineFestival” in corso fino al 7 novembre, ha evidenziato il grave impatto del clima sul mondo del vino.
La Geografia del Vino in Evoluzione
Il cambiamento climatico sta effettivamente cambiando la geografia del vino a livello mondiale. Da un lato, le regioni vinicole tradizionali nel sud dell’Europa stanno affrontando sfide sempre più grandi, mentre alcuni nuovi paesi produttori, come Australia e Nuova Zelanda, sono minacciati dagli incendi e dagli effetti del clima. Dall’altro lato, il clima favorevole sta incoraggiando la crescita dei vigneti in paesi senza una tradizione enologica consolidata, come Gran Bretagna, Cina, Russia e persino la Georgia e alcune zone del Caucaso.

L’Italia: un Paese Esposto
L’Italia è uno dei paesi più colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici. Con oltre 100 giorni di raccolta e una varietà incredibile di vitigni, il nostro paese è esposto agli sbalzi meteorologici. Quest’anno, per la prima volta dopo sette anni, l’Italia ha perso la sua leadership come produttore di vino in Europa e nel mondo. La produzione è stimata a 43,9 milioni di ettolitri, in calo del 12% rispetto all’anno precedente, mentre la Francia è diventata il principale produttore con 45 milioni di ettolitri, in aumento dell’1,5%.
L’Appello alla Tutela del “Vigneto Italia”
La Coldiretti sottolinea l’importanza di proteggere il “Vigneto Italia” di fronte alle sfide climatiche. La ricerca agraria dispone di nuove tecnologie di miglioramento genetico, come le Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA), che permettono di sviluppare vitigni più resistenti e adattabili alle mutevoli condizioni climatiche. Tuttavia, è necessaria una regolamentazione adeguata per tali metodologie al fine di garantire che i risultati siano accessibili agli agricoltori e non monopolizzati dalle grandi multinazionali.
In conclusione, il mondo del vino sta affrontando una fase di grande cambiamento a causa dei cambiamenti climatici, ma l’innovazione e la protezione del patrimonio viticolo italiano possono contribuire a superare queste sfide e a mantenere vivo il settore vinicolo nel nostro paese.